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Aumento limite di emissione elettromagnetica

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Rivoluzioni in vista in materia CEM, non solo l'innalzamento generico ma proprio un cambio radicale di approccio:


Novità in vista dell’innalzamento dei limiti elettromagnetici

In vista dell’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici entro il 30 aprile 2024, è stato introdotto nel Codice delle comunicazioni il principio dell’equa ripartizione dello spazio elettromagnetico. Questo prevede l’autorizzazione all’occupazione dello spazio elettromagnetico in base all’assegnazione delle risorse spettrali tra gli operatori di telecomunicazioni secondo un criterio di proporzionalità rispetto alla banda acquisita, e quindi ai diritti d’uso di cui ciascuno è titolare. Si evita così una corsa all’accaparramento del nuovo spazio elettromagnetico a seguito del suo innalzamento da 6 v/m a 15 v/m, si assicura il coinvolgimento di tutti gli operatori interessati (anche quelli con dotazioni spettrali minori), si rispettano gli investimenti sostenuti da ciascuno e si incoraggiano gli operatori a utilizzare le tecnologie a maggiore efficienza spettrale, garantendo in prospettiva la migliore infrastrutturazione dei sistemi 5G e successivi.

Per i siti rispetto ai quali non vi siano state domande in numero tale da saturare il limite massimo previsto, gli operatori interessati possono richiedere in via temporanea un incremento pro quota del valore assentito, finché chi ha diritto decida di subentrare; nel caso di variazioni di servizi preesistenti o di assegnazione di nuove bande, il limite assentito è ricalcolato e le autorizzazioni già rilasciate sono rimodulate.

È prevista anche una rimodulazione dalla parte dell’amministrazione competente nel caso di sotto-utilizzo dello spazio elettromagnetico mentre, se si tratta di incrementare solo lo spazio elettromagnetico senza installare o modificare impianti, gli operatori presentano una semplice comunicazione all’amministrazione e all’organismo competente a effettuare i controlli.

Questa è una buona notizia, se non dovesse entrare in vigore prima di maggio si rischierebbe un intasamento a livello di procedure di modifica degli impianti.
Mi lascia perplesso il principio dell’equa ripartizione dello spazio elettromagnetico flessibile nel tempo che non da certezza
 
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Questa è una buona notizia, se non dovesse entrare in vigore prima di maggio si rischierebbe un intasamento a livello di procedure di modifica degli impianti.
Mi lascia perplesso il principio dell’equa ripartizione dello spazio elettromagnetico flessibile nel tempo che non da certezza
In senso assoluto però la norma è estremamente migliorativa perché permette potenzialmente a tutti i gestori di salire su tutte le postazioni (almeno a livello CEM, poi a livello contrattuale chiaramente è da vedere), evitando che qualcuno si "rubi" tutto lo spazio radio magari pure autorizzando di tutto e di più e poi attivando effettivamente poca roba sul campo, cosa che si è verificata diverse volte.
 
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In senso assoluto però la norma è estremamente migliorativa perché permette potenzialmente a tutti i gestori di salire su tutte le postazioni (almeno a livello CEM, poi a livello contrattuale chiaramente è da vedere), evitando che qualcuno si "rubi" tutto lo spazio radio magari pure autorizzando di tutto e di più e poi attivando effettivamente poca roba sul campo, cosa che si è verificata diverse volte.
Vero, quello che non mi convince è, per i soggetti seri, il rischio di vedersi costretti in tempi successivi a depotenziare l'impianto per fare posto ad altri
 
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Questa norma è necessaria anche allo stato per garantire la vendita di future frequenze.
Già oggi ad esempio iliad nella mia città ha 2 siti monobanda causa limiti cem.
Se non hai spazio cem diventa inutile comprare altre frequenze.

Inviato seduto al bar
 
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Vero, quello che non mi convince è, per i soggetti seri, il rischio di vedersi costretti in tempi successivi a depotenziare l'impianto per fare posto ad altri
Il buonsenso vorrebbe che ciascuno, consapevole della propria dotazione spettrale e delle proprie necessità, autorizzasse la sua potenza senza sforare e lasciando spazio di manovra agli altri.
Ovviamente è abbastanza utopistico e immagino già che ci saranno beghe proprio per far rispettare questi obblighi a tutti, specie a chi vuole ostacolare le installazioni dei concorrenti.
 
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Il buonsenso vorrebbe che ciascuno, consapevole della propria dotazione spettrale e delle proprie necessità, autorizzasse la sua potenza senza sforare e lasciando spazio di manovra agli altri.
Ovviamente è abbastanza utopistico e immagino già che ci saranno beghe proprio per far rispettare questi obblighi a tutti, specie a chi vuole ostacolare le installazioni dei concorrenti.
Coff...coff...qualcuno che si è fatto autorizzare 8 carrier e ne ha solo 2 on air
 
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In senso assoluto però la norma è estremamente migliorativa perché permette potenzialmente a tutti i gestori di salire su tutte le postazioni (almeno a livello CEM, poi a livello contrattuale chiaramente è da vedere), evitando che qualcuno si "rubi" tutto lo spazio radio magari pure autorizzando di tutto e di più e poi attivando effettivamente poca roba sul campo, cosa che si è verificata diverse volte.
Chissà perché si pensa sempre a tim
 
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Sparando a potenze più alte é ragionevole che nel medio lungo periodo in aree rurali ci sia la volontà di dismettere una parte delle postazioni? In fondo con più potenza il segnale può viaggiare più lontano…
 
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Sparando a potenze più alte é ragionevole che nel medio lungo periodo in aree rurali ci sia la volontà di dismettere una parte delle postazioni? In fondo con più potenza il segnale può viaggiare più lontano…
Dipende , magari in pianura si ma una buona fetta del territorio Nazionale e' collinare / montuoso e li l'innalzamento puo' garantire una migliore copertura ma non di sicuro una riduzione delle postazioni , l'innalzamento e' sicuramente piu' comodo nelle aree urbane permettendo una migliore penetrazione negli edifici e permettere di accedere nuove postazioni in zone dove era impossibile accendere postazioni dedicate al 5G per lo sforamento dei limiti CEM.
 
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Sparando a potenze più alte é ragionevole che nel medio lungo periodo in aree rurali ci sia la volontà di dismettere una parte delle postazioni? In fondo con più potenza il segnale può viaggiare più lontano…
Dubito, anche perché nelle aree senza presenza stabile di persone (ovvero case o contesti frequentati) il limite era già 20V/m per cui non è in queste situazioni che si andrà ad intervenire massicciamente, quanto piuttosto sui siti vicini alle case, nei centri storici, nelle aree con difficoltà per realizzare installazioni etc. etc..
 
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Sparando a potenze più alte é ragionevole che nel medio lungo periodo in aree rurali ci sia la volontà di dismettere una parte delle postazioni? In fondo con più potenza il segnale può viaggiare più lontano…
Bisogna considerare che non è che dal 29 aprile tutti i siti irradiano automaticamente più potenza. Occorre farsi fare i permessi e mettere mano alle singole antenne (quelle nelle zone urbane).
Non mi aspetto nessun cambiamento nelle zone rurali, nè come siti nè come potenza del segnale
 
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