A mia moglie è stata fatta un’offerta telefonica di rientro con Smart 5 easy 30 a 5 euro al mese (minuti illimitati e 30 giga) spiegando che il costo del passaggio sarebbe stato di soli 5 euro con l’invio della sim a mezzo corriere.
Pagando al corriere 20 Euro avrebbe ricevuto una Sim con 10 Euro + una tesserina con ricarica da 10 euro e di conseguenza, detratti i 5 Euro per il passaggio, le sarebbero rimasti 15 euro per il canone dei primi tre mesi. Peccato che, a portabiltà avvenuta e dopo aver attivato la ricarica da 10 Euro, si è trovata con credito di 1 centesimo.
Chiamato il 155 la spiegazione è la seguente: la sim costa 10 euro ma contiene soltanto 1 centesimo e non 10 euro come promessole, e quindi la ricarica da 10 euro è servita per l’attivazione dell’offerta (5 euro) e per il primo mese del canone (5 Euro).
Una cosa è certa, se le condizioni fossero state spiegate correttamente non avrebbe certo accettato di tornare in wind spendendo 15 euro, oltretutto senza sms che, a detta di chi ha fatto l’offerta, sarebbero costati solo 8 centesimi l’uno ma ora abbiamo scoperto che costano 29 centesimi.
Oltre a tutto rimane pure vincolata per 24 mesi perché in caso contrario deve pure pagare 10 euro in quanto l’attivazione è costata 5 euro anziché 15.
Mandato reclamo via PEC indicando pure il numero dal quale era stata chiamata ed il nome della società truffaldina incaricata da Wind, dopo poche ore ha ricevuto questa laconica risposta via sms: "dalle verifiche non è emersa alcuna anomalia".
Comportamento di Wind veramente indecente.
A questo punto non resta che il ricorso al Corecom.
Pagando al corriere 20 Euro avrebbe ricevuto una Sim con 10 Euro + una tesserina con ricarica da 10 euro e di conseguenza, detratti i 5 Euro per il passaggio, le sarebbero rimasti 15 euro per il canone dei primi tre mesi. Peccato che, a portabiltà avvenuta e dopo aver attivato la ricarica da 10 Euro, si è trovata con credito di 1 centesimo.
Chiamato il 155 la spiegazione è la seguente: la sim costa 10 euro ma contiene soltanto 1 centesimo e non 10 euro come promessole, e quindi la ricarica da 10 euro è servita per l’attivazione dell’offerta (5 euro) e per il primo mese del canone (5 Euro).
Una cosa è certa, se le condizioni fossero state spiegate correttamente non avrebbe certo accettato di tornare in wind spendendo 15 euro, oltretutto senza sms che, a detta di chi ha fatto l’offerta, sarebbero costati solo 8 centesimi l’uno ma ora abbiamo scoperto che costano 29 centesimi.
Oltre a tutto rimane pure vincolata per 24 mesi perché in caso contrario deve pure pagare 10 euro in quanto l’attivazione è costata 5 euro anziché 15.
Mandato reclamo via PEC indicando pure il numero dal quale era stata chiamata ed il nome della società truffaldina incaricata da Wind, dopo poche ore ha ricevuto questa laconica risposta via sms: "dalle verifiche non è emersa alcuna anomalia".
Comportamento di Wind veramente indecente.
A questo punto non resta che il ricorso al Corecom.