Se vi interessa, qui
https://d110erj175o600.cloudfront.n..._telefonia_mobile_senza_segnale_9_10_2019.pdf trovate la lista delle zone senza un'adeguata copertura. Ho la sensazione che manchino all'appello tante aree, come quelle segnalate da vari utenti qui nel forum.
Concordo sul progetto delle "aree bianche", con sinergie da parte dello Stato e degli operatori. Come in Francia, al fine di ottimizzare gli investimenti basterebbe un impianto di un operatore per ciascuna zona scoperta, a condizione che consenta il roaming agli altri gestori. Ad esempio:
- zona A, attualmente scoperta, TIM si incarica di coprirla e consente il roaming solo in quell'area ai clienti di altri operatori,
- zona B, attualmente scoperta, Vodafone si incarica di coprirla e consente il roaming solo in quell'area ai clienti di altri operatori,
e così via.
Tuttavia, prima di valutare questo progetto, secondo me sarebbe opportuno risolvere le contraddizioni a monte:
- abbiamo i limiti di emissione più bassi d'Europa,
- esigiamo giustamente la banda larga mobile quasi ovunque,
- il debito pubblico e i comitati anti-antenne ostacolano gli investimenti,
- la banda larga mobile è ormai una necessità e le compagnie telefoniche, senza il contributo dello Stato, non hanno interesse a investire nelle zone a fallimento di mercato, che rappresentano almeno il 15% del territorio.
In ogni caso, se non erro in Francia hanno adottato un sistema simile a quello descritto, con la differenza che l'utente in roaming legge sullo schermo "F1 Connect" e non il nome di altri operatori, ma a livello pratico non cambia nulla: può telefonare e navigare con il suo piano tariffario.
Lancio la proposta di chiedere una petizione per istituire le aree bianche anche in Italia, sul modello francese: cosa ne pensate?