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Ragazzi devo ristrutturare/rifare casa, non voglio portarmi dentro il gas metano, pago più di tasse, IVA, costi di dispacciamento, manutenzione rete, ecc che di materia prima, mi sono rotto i maroni definitivamente.
La mia intenzione è:
Fornelli ad induzione,
Riscaldamento con stufa/camino (o forse caldaia) a pellet con distribuzione del calore con bocchette aria (no termo o riscaldamento a pavimento)
Boiler per acqua calda sanitaria a pompa di calore (principalmente d' inverno perchè d' estate/primavera compenso con il solare termico)
Nelle mezze stagioni (o anche in inverno nel caso...) compenso con gli split per il raffrescamento climatizzazione usati in pompa di calore per far caldo.
Tenete conto che è mia intenzione ammortizzare l' aumento di consumi elettrici (pompa di calore e piastra a induzione) col fotovoltaico opportunamente dimensionato.
Il solare termico aiuterebbe cmq anche in inverno un pochino il boiler a pompa di calore per portare l' acqua già ad una temperatura discreta e cmq superiore a quella dell' acquedotto.
Tutto ciò rafforzato anche in previsione di inverni sempre più miti e estati sempre più calde, dove la componente riscaldamento influisce e diviene sempre meno importante.
Fermo restando che con l'ultimo inverno col caldo e il sole che c'era bastava aprire le finestre...
Casa su due piani 140 mq esterni (70 p.t.+70 1°P. - netti interni sono 55+55) in pianura padana in Emilia nell' incrocio province Ferrara/Modena/Bologna, coibentata ogni lato (sotto: igloo, lati: cappotto + mattone termico coibentato, tetto: coibentato e ventilato) in classe A (non so ancora se sara a1 a2 a3 o a4, cmq classe A).
Solo un dubbio, la stufa o camino a pellet arreda tipo camino e scalda molto rapidamente dopo l' accensione a freddo, ma se un domani il pellet va a 10 € al sacco? predispongo tubi termo fino in cantina e nel caso butto su la caldaia a gas/legna/ecc? (la predisposizione pozzetti corrugati fino al vano contatore gas la farei cmq visto il costo esiguo).
 
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Io per quel poco di esperienza che ho penso che il gas conviene se devi fare acqua calda + fornelli...in tal caso la bolletta è abbastanza lieve, almeno io nella vecchia casa avevo così e pagavo 40/50 euro a bimestre (in 2).. se invece devi anche fare il riscaldamento, li è una bella botta (a meno che stai al fresco in casa :D )... se hai la possibilità ti conviene si valutare le pompe di calore + fornelli a induzione e tieni solo la corrente, magari fatti 4,5kw di contratto e sei a posto... il pellet lo escluderei, almeno a me romperebbe le balle fare il pieno di sacchi, e poi le stufe a pellet sono mooolto delicate...

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csfr9019 ha detto:
e poi le stufe a pellet sono mooolto delicate...

Tipo?? a me tutti ne parlano bene, poi ora le comandi anche tramite app a distanza, carichi fino a 3 sacchi quindi sei a posto per un bel po di gg
 
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eXtasy ha detto:
Tipo?? a me tutti ne parlano bene, poi ora le comandi anche tramite app a distanza, carichi fino a 3 sacchi quindi sei a posto per un bel po di gg
Tipo che la caldaia/stufa a pellet se si va a vedere il funzionamento è più soggetto a rotture rispetto a una pompa di calore...e da quel che so necessita di più manutenzione, devi avere una canna fumaria, in oltre è molto legata alla variabile qualità/costo del pellet in base all'annata. La pompa di calore parer mio è più pratica e se vogliamo dirla tutta ecologica, hanno fatto passi da giganti e ora hanno un rendimento notevole se installate come si deve..

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si però pompa di calore mi sa di intrinsecamente più complicato/meno affidabile... fermo restando che se non ti autoproduci l' energia elettrica la paghi...e il riscaldamento serve d'inverno (freddo) quando magari piove/nebbia o nuvoloso e quindi produzione energia prossima allo zero col fotovoltaico.... il riscaldamento a pavimento e quindi la pompa di calore per esser efficiente deve funzionare h24...va bene che necessità di temperatura dell' acqua inferiore ai termo...però sempre h24 è...
 
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Io da settembre vivo da solo nella casa di campagna che fu dei miei nonni. Niente gas, non arriva l'impianto.
Per ora ho 2 bombole di gas per la cucina.
Uno scaldino elettrico per l' acqua calda e 2 condizionatori/inverter che fanno o aria fredda per l'estate o aria calda l' inverno. Un condizionatore nel salone dove c'è anche il camino ed uno nella stanza da letto , che ha il bagno in camera.
In futuro penso di prendere pannello per acqua calda..
Per ora da settembre ad oggi bollette Enel da 150 euro di media ( avendo il pozzo artesiano per l' acqua , ho contratto da 5 kW) ed ha nevicato 2 volte oltre ad un inverno ancora infinito....freddo rarissimo per queste zone.


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g5x

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eXtasy ha detto:
Ragazzi devo ristrutturare/rifare casa, non voglio portarmi dentro il gas metano, pago più di tasse, IVA, costi di dispacciamento, manutenzione rete, ecc che di materia prima, mi sono rotto i maroni definitivamente.
La mia intenzione è:
Fornelli ad induzione,
Riscaldamento con stufa/camino (o forse caldaia) a pellet con distribuzione del calore con bocchette aria (no termo o riscaldamento a pavimento)
Boiler per acqua calda sanitaria a pompa di calore (principalmente d' inverno perchè d' estate/primavera compenso con il solare termico)
Nelle mezze stagioni (o anche in inverno nel caso...) compenso con gli split per il raffrescamento climatizzazione usati in pompa di calore per far caldo.
Tenete conto che è mia intenzione ammortizzare l' aumento di consumi elettrici (pompa di calore e piastra a induzione) col fotovoltaico opportunamente dimensionato.
Il solare termico aiuterebbe cmq anche in inverno un pochino il boiler a pompa di calore per portare l' acqua già ad una temperatura discreta e cmq superiore a quella dell' acquedotto.
Tutto ciò rafforzato anche in previsione di inverni sempre più miti e estati sempre più calde, dove la componente riscaldamento influisce e diviene sempre meno importante.
Fermo restando che con l'ultimo inverno col caldo e il sole che c'era bastava aprire le finestre...
Casa su due piani 140 mq esterni (70 p.t.+70 1°P. - netti interni sono 55+55) in pianura padana in Emilia nell' incrocio province Ferrara/Modena/Bologna, coibentata ogni lato (sotto: igloo, lati: cappotto + mattone termico coibentato, tetto: coibentato e ventilato) in classe A (non so ancora se sara a1 a2 a3 o a4, cmq classe A).
Solo un dubbio, la stufa o camino a pellet arreda tipo camino e scalda molto rapidamente dopo l' accensione a freddo, ma se un domani il pellet va a 10 € al sacco? predispongo tubi termo fino in cantina e nel caso butto su la caldaia a gas/legna/ecc? (la predisposizione pozzetti corrugati fino al vano contatore gas la farei cmq visto il costo esiguo).

Per la parte del solare ti rispondo dandoti alcuni elementi di valutazione ulteriori copiando un intervento ripreso dalla pagina Fb "Tecnologie ambientali" che mi trova concorde.

Filipponi Giuseppe6 aprile alle ore 22:20

Un po' di aritmetica di base per chi crede al fotovoltaico.
Un kWh costa 6 centesimi, e costerebbe ancora meno senza tasse, sussidi al fotovoltaico, e una politica energetica intelligente.
Nel 2014 in Italia c'erano 18.4GW di picco di impianti di energia solare.
Ma siccome il sole va e viene, questi hanno prodotto solo 23.3TWh.
Il costo dei sussidi al fotovoltaico è di 6.7 miliardi l'anno.
Questo significa che ogni anno spendiamo 6.7 miliardi per produrre 23.3 miliardi di kWh, per un costo di 29 centesimi a kWh.
In pratica, per produrre una merce che costa meno di 6 centesimi, ne diamo 29 in incentivi: l'80% dei ricavi del fotovoltaico sono incentivi.
---
Il fotovoltaico è una disgrazia economica.
1. 18.4GW producono 23.3TWh, cioè l'equivalente di 1266 ore. In un anno ci sono 8760 ore, quindi gli impianti fotovoltaici sono attivi solo il 14.5% del tempo rispetto alla capacità di picco.
2. I consumi elettrici italiani sono di 330TWh, cioè il 7% del totale è fotovoltaico: dovessimo pagare 29 centesimi solo di incentivi e produrre ancora più energia solare, andremmo falliti.
3. L'elevato costo dell'energia elettrica è in buona parte dovuto agli incentivi alle rinnovabili, che complessivamente costano 12-15 miliardi. Assumendo il caso migliore, 12 miliardi, spendiamo 3.6 centesimi a kWh extra.
4. L'elevato costo dell'energia riduce i redditi delle famiglie, e riduce la competitività delle imprese, che quindi investono e assumono di meno o si spostano all'estero, riducendo il PIL. Gli incentivi alle rinnovabili sono una tassa extra sulle imprese, e già oggi imprese e lavoratori italiani sono i più tassati al mondo.




di Pietro Monsurrò
 
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g5x ha detto:
Per la parte del solare ti rispondo dandoti alcuni elementi di valutazione ulteriori copiando un intervento ripreso dalla pagina Fb "Tecnologie ambientali" che mi trova concorde.

non trova concorde me.. è un articolo decisamente di parte di uno che sostiene a piene mani il ritorno al nucleare.
Un impianto da 3 Kw produce 4.500 kwh nel sud Italia, sufficienti a coprire ilò fabbisogno di una famiglia media e se ti fai due conti conviene nel lungo periodo. E sopratutto è una fonte rinnovabile! Non capisco la moda nel dire vabbé i combustibili fossili durano altri 50 anni, io altri 50 anni non ce li ho da vivere, quindi che me ne frega (cit.)

Non scendo nello specifico dei conti fatti nell'articolo, è anche possibile che siano veri, ma sono viziati. Un impianto solare produce per almeno 20 anni, quindi i soldi spesi, compresi gli incentivi, li recuperi nel tempo, è chiaro che se tu consideri quando hai speso, il primo anno vai in perdita.

Questi signori danno contro alle energie rinnovabili, solo per portare acqua al loro mulino, il nucleare.. ma si rendono conto cosa significherebbe ritornare al nucleare in italia? Primo, anche quello è un investimento che ha dei costi di ritorno lunghissimi, e secondo il loro principio (il loro, non il mio) il primo anno l'energia costerebbe immensamente di più, poi andremo a usare una fonte non rinnovabile, che in ogni caso dobbiamo importare dall'estero; poi c'è la pericolosità intrinseca dell'impianto, vedi chernobyl e fukishima, quindi proteste su proteste e comitati cittadini che non vogliono costruita la centrale vicino casa.. in italia si fa casino per un antenna di telefonia figuriamo per una centrale nucleare .
E poi le scorie.. gli americani le hanno buttate in iraq come rivestimento alle bombe, facendo venire il cancro ai loro stessi soldati e contaminando l'ambiente.. in francia le mescolano all'asfalto delle autostrade, a tratti.. tanto passi velocemente sui tratti leggermente radioattivi, e non ti crea nessun problema dicono..

e in Italia? ti rendi conto che le centrali chiuse nel 1987 sono ancora presidiate perché non ancora smantellate? è solo del 2012 il decreto di smantellamento della centrale di Trino che presenta grosse criticità e perdita di radiazioni.. e ancora non si sa dove mettere il materiale radioattivo perché non c'è un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, non solo per i rifiuti provenienti dalle centrali ma neppure per il materiale radioattivo proveniente dagli ospedali.. la SOGIN (Società Gestione Impianti Nucleari) ha il compito di localizzare il sito, progettare e realizzare deposito nazionale dal 2010 e a oggi ancora nulla. Ma ti rendi conto cosa sarebbe significato in Italia, se le centrali fossero state in funzione dall'86 a oggi? non voglio neppure pensare dove sarebbero potute essere a oggi le scorie nucleari..
 
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thulsar ha detto:
non trova concorde me.. è un articolo decisamente di parte di uno che sostiene a piene mani il ritorno al nucleare.
Un impianto da 3 Kw produce 4.500 kwh nel sud Italia, sufficienti a coprire ilò fabbisogno di una famiglia media e se ti fai due conti conviene nel lungo periodo. E sopratutto è una fonte rinnovabile! Non capisco la moda nel dire vabbé i combustibili fossili durano altri 50 anni, io altri 50 anni non ce li ho da vivere, quindi che me ne frega (cit.)

Non scendo nello specifico dei conti fatti nell'articolo, è anche possibile che siano veri, ma sono viziati. Un impianto solare produce per almeno 20 anni, quindi i soldi spesi, compresi gli incentivi, li recuperi nel tempo, è chiaro che se tu consideri quando hai speso, il primo anno vai in perdita.

Questi signori danno contro alle energie rinnovabili, solo per portare acqua al loro mulino, il nucleare.. ma si rendono conto cosa significherebbe ritornare al nucleare in italia? Primo, anche quello è un investimento che ha dei costi di ritorno lunghissimi, e secondo il loro principio (il loro, non il mio) il primo anno l'energia costerebbe immensamente di più, poi andremo a usare una fonte non rinnovabile, che in ogni caso dobbiamo importare dall'estero; poi c'è la pericolosità intrinseca dell'impianto, vedi chernobyl e fukishima, quindi proteste su proteste e comitati cittadini che non vogliono costruita la centrale vicino casa.. in italia si fa casino per un antenna di telefonia figuriamo per una centrale nucleare .
E poi le scorie.. gli americani le hanno buttate in iraq come rivestimento alle bombe, facendo venire il cancro ai loro stessi soldati e contaminando l'ambiente.. in francia le mescolano all'asfalto delle autostrade, a tratti.. tanto passi velocemente sui tratti leggermente radioattivi, e non ti crea nessun problema dicono..

e in Italia? ti rendi conto che le centrali chiuse nel 1987 sono ancora presidiate perché non ancora smantellate? è solo del 2012 il decreto di smantellamento della centrale di Trino che presenta grosse criticità e perdita di radiazioni.. e ancora non si sa dove mettere il materiale radioattivo perché non c'è un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, non solo per i rifiuti provenienti dalle centrali ma neppure per il materiale radioattivo proveniente dagli ospedali.. la SOGIN (Società Gestione Impianti Nucleari) ha il compito di localizzare il sito, progettare e realizzare deposito nazionale dal 2010 e a oggi ancora nulla. Ma ti rendi conto cosa sarebbe significato in Italia, se le centrali fossero state in funzione dall'86 a oggi? non voglio neppure pensare dove sarebbero potute essere a oggi le scorie nucleari..
Se penso al nucleare in Italia , mi viene in mente solo Homer Simpson.
A casa papà ha pannelli solari da un bel po' di anni, e contemporaneamente non so da quanti anni non paga la bolletta della luce...


Comunque X tutti , non scendiamo nel politico , sennò chiudo

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Anch'io dal 2016 ho un impianto da 6Kw e mi trovo davvero bene! E non trova concorde nemmeno me, il post di g5x.
La bolletta è praticamente scesa ad un quarto, manca poco che pago più tutto il resto dell'energia, ed ho spostato l'uso degli elettrodomestici, soprattutto quelli pesanti, al giorno.
Ora, sto valutando i sistemi di accumulo e la possibilità di togliermi dal gas, ma anche per me la perplessità rimane il gas per riscaldamento e acqua calda... :unsure:
 

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g5x ha detto:
Per la parte del solare ti rispondo dandoti alcuni elementi di valutazione ulteriori copiando un intervento ripreso dalla pagina Fb "Tecnologie ambientali" che mi trova concorde.
Non so questo "Pietro Monsurrò" chi sia e da dove salti fuori, ma soprattutto a che data risalga il suo scritto.
Due appunti su questo scritto pieno di inesattezze:

- La produttività media al nord Italia di un impianto fotovoltaico è di 1000 kWh per ogni kWp di impianto, al sud aumenta perché ci sono meno nebbie, meno giorni nuvolosi e il sole è più perpendicolare, quindi è assolutamente normale la produttività che riporta al punto 1: 23.3TWh su 18.4GW installati, rispetta le specifiche di progetto e non c'è nulla di cui stupirsi.
- I sussidi al fotovoltaico (tariffa incentivante) andranno gradualmente ad esaurirsi, venivano dati sui primi impianti, con contratti di massimo 20 anni di durata, e sono già molti anni che sono terminati, oggi l'incentivo è cessato quasi del tutto, quindi tutti i calcoli sui 29 cent di incentivi sono una bufala.
- L'elevato costo dell'energia non è solo per gli incentivi alle rinnovabili, ma per una serie di costi aggiunti, di cui quella degli incentivi è purtroppo una parte, ma, come spiegato prima andrà gradualmente a ridursi.

Ultima cosa, visto che pare che questo signore spinga per il nucleare:
il costo totale dell'energia nucleare (lasciando perdere altri temi altrettanto importanti, come il discorso sicurezza, scorie ecc. ecc.), NON E' ASSOLUTAMENTE COMPETITIVO:

Leggere qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Economics_of_nuclear_power_plants
Se non volete leggere tutto, in particolare vedere questa immagine
https://upload.wikimedia.org/wikipe...g/1280px-Nuke,_coal,_gas_generating_costs.png



Economics_of_nuclear_power_plants
 
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Mi introduco innanzitutto per una domanda (purtroppo non saprei dare consigli). Ma con questi piani cottura a induzione, molto belli a vedersi, si cucina bene come su fiamma?

Poi una considerazione. Io ho l'impressione che le pompe di calore possano essere complementari ai termosifoni, ma non sostitutive. Appena le spegni la stanza si raffredda, mentre coi termosifoni il caldo dura di più. Avere i termosifoni può far comodo per asciugare i panni d'inverno. Concordate su questi due aspetti che sto sollevando.
 
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michelerossi ha detto:
Mi introduco innanzitutto per una domanda (purtroppo non saprei dare consigli). Ma con questi piani cottura a induzione, molto belli a vedersi, si cucina bene come su fiamma?

Poi una considerazione. Io ho l'impressione che le pompe di calore possano essere complementari ai termosifoni, ma non sostitutive. Appena le spegni la stanza si raffredda, mentre coi termosifoni il caldo dura di più. Avere i termosifoni può far comodo per asciugare i panni d'inverno. Concordate su questi due aspetti che sto sollevando.
Io ho piano a induzione.. i pro rispetto al gas sono sicuramente estetica, velocità di cottura, facilità di pulizia.. i conto sono che ci vuole un minimo di parsimonia, non sbattere le padelle sul piano cottura come un macigno, controllare prima di mettere su la pentola che sotto sia asciutta e pulita, e che serve tegame adatto..altri contro non li trovo... una bistecca in 2 minuti la fai bella cotta, hanno un ottimo rendimento, l'acqua della pasta bolle molto prima che col gas.

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Io ho piano a induzione.. i pro rispetto al gas sono sicuramente estetica, velocità di cottura, facilità di pulizia.. i conto sono che ci vuole un minimo di parsimonia, non sbattere le padelle sul piano cottura come un macigno, controllare prima di mettere su la pentola che sotto sia asciutta e pulita, e che serve tegame adatto..altri contro non li trovo... una bistecca in 2 minuti la fai bella cotta, hanno un ottimo rendimento, l'acqua della pasta bolle molto prima che col gas.

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Un tegame adatto? Le classiche pentole e padelle non vanno bene?
Se la pentola è bagnata che succede?
 
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michelerossi ha detto:
Un tegame adatto? Le classiche pentole e padelle non vanno bene?
Se la pentola è bagnata che succede?
Se prendi una calamita e la appoggi sul sotto del tegame e si attacca, allora è adatto all'induzione, se non si attacca no. C'è anche il simbolo sul retro di molte pentole adatte, una specie di sinusoide..
Se la pentola è bagnata si "frigge" l'acqua tra piano e retro pentola e lascia dei segni "calcareosi" sul piano rognosi da togliere...in generale non va bene... ma solo se è molto bagnata eh

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michelerossi ha detto:
Mi introduco innanzitutto per una domanda (purtroppo non saprei dare consigli). Ma con questi piani cottura a induzione, molto belli a vedersi, si cucina bene come su fiamma?

Poi una considerazione. Io ho l'impressione che le pompe di calore possano essere complementari ai termosifoni, ma non sostitutive. Appena le spegni la stanza si raffredda, mentre coi termosifoni il caldo dura di più. Avere i termosifoni può far comodo per asciugare i panni d'inverno. Concordate su questi due aspetti che sto sollevando.

Quoto quanto detto sul piano a induzione.

Sulle pompe di calore.. Funzionano davvero bene abbinate a degli impianti a pavimento, ovviamente parlo di impianti aria-acqua.. Non vanno bene invece i normali radiatori, l'acqua a bassa temperatura prodotta da questo tipo di pompe non li riscalda a sufficienza.
Sulle pompe di calore aria-aria, tipo i normali condizionatori per intenderci la penso un po' come te.. Non so se li userei come unico sistema di riscaldamento.
 

g5x

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Un impianto da 3 Kw produce 4.500 kwh nel sud Italia, sufficienti a coprire ilò fabbisogno di una famiglia media e se ti fai due conti conviene nel lungo periodo. E sopratutto è una fonte rinnovabile! Non capisco la moda nel dire vabbé i combustibili fossili durano altri 50 anni, io altri 50 anni non ce li ho da vivere, quindi che me ne frega (cit.)

Non scendo nello specifico dei conti fatti nell'articolo, è anche possibile che siano veri, ma sono viziati. Un impianto solare produce per almeno 20 anni, quindi i soldi spesi, compresi gli incentivi, li recuperi nel tempo, è chiaro che se tu consideri quando hai speso, il primo anno vai in perdita.

Questi signori danno contro alle energie rinnovabili, solo per portare acqua al loro mulino, il nucleare.. ma si rendono conto cosa significherebbe ritornare al nucleare in italia? Primo, anche quello è un investimento che ha dei costi di ritorno lunghissimi, e secondo il loro principio (il loro, non il mio) il primo anno l'energia costerebbe immensamente di più, poi andremo a usare una fonte non rinnovabile, che in ogni caso dobbiamo importare dall'estero; poi c'è la pericolosità intrinseca dell'impianto, vedi chernobyl e fukishima, quindi proteste su proteste e comitati cittadini che non vogliono costruita la centrale vicino casa.. in italia si fa casino per un antenna di telefonia figuriamo per una centrale nucleare .
E poi le scorie.. gli americani le hanno buttate in iraq come rivestimento alle bombe, facendo venire il cancro ai loro stessi soldati e contaminando l'ambiente.. in francia le mescolano all'asfalto delle autostrade, a tratti.. tanto passi velocemente sui tratti leggermente radioattivi, e non ti crea nessun problema dicono..

e in Italia? ti rendi conto che le centrali chiuse nel 1987 sono ancora presidiate perché non ancora smantellate? è solo del 2012 il decreto di smantellamento della centrale di Trino che presenta grosse criticità e perdita di radiazioni.. e ancora non si sa dove mettere il materiale radioattivo perché non c'è un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, non solo per i rifiuti provenienti dalle centrali ma neppure per il materiale radioattivo proveniente dagli ospedali.. la SOGIN (Società Gestione Impianti Nucleari) ha il compito di localizzare il sito, progettare e realizzare deposito nazionale dal 2010 e a oggi ancora nulla. Ma ti rendi conto cosa sarebbe significato in Italia, se le centrali fossero state in funzione dall'86 a oggi? non voglio neppure pensare dove sarebbero potute essere a oggi le scorie nucleari..


Non capisco il motivo per cui nel conto non si tenga in considerazione quanta energia occorre per realizzare (quindi estrarre e trasformare i materiali), trasportare e istallare i pannelli. Non esiste che l'energia prodotta da un pannello sia sufficiente a realizzarne un altro. Con questo abbiamo già chiuso ogni discorso sui vantaggi e benefici. A mio parere non ce sono con le conoscenze di oggi. Ma non sarà il miglioramento del pannello a risolvere la questione. .. se troveremo altre soluzioni forse.
 
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