Ve la faccio breve. A novembre scopro che dalla carta di credito di mio zio vodafone ogni bimestre detrae centinaia di euro di connessione (l'allocco, analfabeta in tecnologie, ha acquistato un iphone). L'offerta flat internet che gli garantirebbe a fronte di un costo di 10 euro al mese di navigare ad libitum (o come è di moda "senza limiti) è però attiva! Dopo decine di telefonate vien fuori la porcata: è partito il billing, ma non il SASS_SUCC: vale a dire che è arrivato il messaggio di attivazione, è partita la puntuale riscossione del canone mensile, ma il piano di fatto non è attivo. Conclusione: rimborso dei costi di connessione (554.96 euro). A febbraio l'assegno non è ancora arrivato e scopro che è stato emesso il 10.11.11 e inviato il 23.11.11 (le gallinelle del 190 avevano detto inizialmente che era stato emesso il 23 e dovevo attendere sino a 90 giorni perchè fosse spedito ed io non mi ero allarmato). Vado all'unicredit col numero di assegno (è la banca che lo ha emesso) e cosa scopro? Che l'assegno è stato sottratto nel corso dei passaggi alle poste, cambiato il nome (è un assegno non trasferibile) e versato su conto corrente della Banca popolare di Milano intestato non si sa a chi (succede spesso dice il cassiere dell'agenzia...). Devo attendere che la banca mi produca la documentazione (sono a 60 gionri per fare ciò) e poi miozio dovrà recarsi presso i carabinieri per la denuncia e a quel punto verrà deciso chi deve pagarmi (vodafogne, luricredit o supposte italiane*). Vi piace la mia storia e la buona stella che la governa?

* in relazione al senso di ingombro rettale che la vicenda mi ha prodotto.

PS: il rimborso vodafone lo concede solo tramite assegno, altrimenti tutto ciò veniva evitato. Mica sapevo che pure con gli assegni non trasferibili venivano fatte le truffe! Non parlaimo poi delle poste...