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Caloriferi ad olio diatermico

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Non credo che l'efficienza cambi molto rispetto al termoventilatore. Si tratta sempre di riscaldamento da fonte elettrica.

La differenza sta nel tipo di convezione: il termoventilatore è a convezione forzata, questo è a convezione naturale quindi più simile ai radiatori classici, ci mette più tempo ma secca meno l'aria e dà una sensazione di maggior comfort.

Non penso proprio che l'olio vada ricaricato, avranno usato l'olio al posto dell'acqua proprio per evitare al massimo l'evaporazione e i trafilamenti del liquido.
 
Windisti
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Ma dare una risposta più semplice?? :D

Col termoventilatore l'aria calda viene spinta dalla ventola: il vantaggio è un riscaldamento più immediato, gli svantaggi sono il rumore e la limitata potenza (insomma dipende da quanto è grande la stanza da scaldare). L'aria diventa secca, come quella del phon.

Col termoconvettore (calorifero ad olio termico) l'aria calda sale in maniera naturale: i vantaggi sono il silenzio e la potenza, mentre lo svantaggio è che è lento a scaldare nell'immediato. Però puoi tenerlo acceso più ore e consuma anche di meno.
Qui concordo con Uncle: è sicuramente la soluzione più confortevole per la salute e per le tue narici.


L'olio diatermico è il fluido che gira nel calorifero e non va ricaricato. Ha caratteristiche adatte allo scambio di calore anche sopra i 100 gradi e non dà fenomeni di corrosione/ostruzione tipici dell'acqua.
 
Windisti
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Uncle Scrooge ha detto:
Beh abbiamo detto le stesse cose :D

Sì lo so, ma tu ti sei messo a parlare di moti di convezione... non credo che sia di immediata comprensione per tutti... ^_^
 
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